24th E.S.P.R.M. CONGRESSO EUROPEO DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA

PRESENTATI A LUBIANA AL 24° CONGRESSO DELLA SOCIETÀ’ EUROPEA DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA DUE LAVORI DI RICERCA REALIZZATI PRESSO LA CASA DI CURA CITTÀ DI ROVIGO

È sempre intensa presso la Casa di Cura “Città di Rovigo” l’attività di formazione, approfondimento e ricerca nel settore della Medicina Fisica e Riabilitativa, anche grazie alle collaborazioni con strutture universitarie, come gli Atenei di Verona e Ferrara. Tali attività sono essenziali a mantenere  e migliorare la qualità delle cure, vista la continua evoluzione delle conoscenze in campo sanitario. I risultati di due ricerche svolte presso la struttura sono stati presentati al Congresso della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa (ESPRM) svoltosi a Lubiana dal 23 al 27 aprile.

Il primo ha riguardato un’indagine sull’impatto materiale ed emotivo dell’ictus cerebrale sui pazienti e sui loro caregiver. Come è noto, l’ictus comporta spesso delle conseguenze disabilitanti, che possono permanere malgrado la riabilitazione. Esse  portano la persona colpita ad aver necessità di aiuto nelle attività quotidiane; aiuto che in genere viene fornito da un famigliare, che assume il ruolo di caregiver. Anche quest’ultimo patisce le conseguenze della malattia, in termini materiali e psicologici. Lo studio ha inteso approfondire questi aspetti, nell’intento di individuare nuove possibili strategie per dare supporto sia alla persona colpita che al caregiver. Il lavoro, dal titolo  “Short and long-term impact of stroke in everyday life of patients and caregivers” è stato condotto su 30 persone affette da esiti di ictus ed i loro caregiver, e ha confermato la persistenza di un importante carico emotivo anche ad anni di distanza dall’insorgenza della malattia. Il lavoro è stato presentato al Congresso dalla Dott.ssa Giulia Berto, medico fisiatra della Casa di Cura. Autori della ricerca Giulia Berto, Alessia Incao, Sara Zorzan (Medico di Medicina Generale che ha collaborato con la Casa di Cura per la ricerca), Paolo Boldrini e Massimo Iannilli

Il secondo studio ha riguardato la riabilitazione delle persone sottoposte a interventi ortopedici di protesi di anca o ginocchio, con lo scopo di approfondire i fattori che possono influenzarne il recupero funzionale.

In particolare, è stato indagato come lo stato nutrizionale generale possa avere essere correlato all’esito finale degli interventi riabilitativi. E’ stato evidenziato inoltre come una condizione di rischio per sarcopenia (perdita di massa e forza muscolare) sia correlata ad una peggior ripresa funzionale ed un minor livello di autonomia dopo il trattamento riabilitativo. Questo risultato conferma la necessità di una valutazione attenta dello stato nutrizionale generale, e di interventi specifici per correggere stati di carenza, prima dell’intervento e durante tutto l’iter riabilitativo.

 

 

Lo studio, dal titolo “Preoperative factors, post-surgical condition and functional outcome after rehabilitation for lower-limb joint replacement” ha coinvolto 86 pazienti presi in carico presso la Casa di Cura, e si è svolto con la collaborazione della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Verona. E’ stato presentato a Lubiana dalla Dott.ssa Alessia Incao, medico specializzando in Medicina Fisica e Riabilitativa all’Università di Verona e componente del team della Casa di Cura. Autori del lavoro sono Alessia Incao, Rita di Censo, Mirko Filippetti, Massimo Iannilli, Alessandro Picelli, Nicola Smania, Paolo Boldrini.

L’attività di ricerca del team della Casa di Cura prosegue anche in altri settori: a breve inizierà una ricerca svolta in collaborazione con l’Università di Ferrara sull’utilizzo della Realtà Virtuale nel recupero delle persone colpite da ictus.